Dopo un cambio di Line Up che gli ha visti costretti ad una pausa lunga diversi mesi, tornano gli Yattafunk band romana Alternative Funky Metal che pubblica per la Ghost Label Record l'album di debutto Yattafunk Sucks. Abbiamo fatto una bella chiacchierata con Gabriele portavoce della band per le ultime novità in casa Yattafunk.
01. Ciao Ganriele scropriamo qualcosa di più sulla band e sull'album di debutto:
Perchè Yattafunk?
Volevamo trovare un nome che facesse sorridere e abbracciasse qualcosa di divertente della nostra infanzia aggiungendo la parola funk. L'anime Yattaman, modificato, ha subito fatto breccia nei nostri cuori. E' un nome originale e facile da memorizzare che non ha nemmeno difficoltà ad essere trovato con una veloce ricerca sul web, cosa da non sottovalutare oggi vista l'enorme quantità di band che affollano la rete ormai.
02. Prima i testi e poi il sound? Oppure? Come nasce un brano?
Prima lo scheletro del brano magari partendo da una jam, preferisco sempre avere a disposizione le idee di tutti. Poi arriva il testo e di quello me ne occupo io. Fino ad ora questo metodo ha dato i suoi frutti, credo si continuerà in questa direzione.
03. A quali band si ispira il gruppo?
Ai grandi nomi del funk metal anni '90 come Infectious Grooves e Ignorance passando poi per i Red Hot Chili Peppers, gli Audioslave, i Primus ma anche Grand Funk Railroad, Deep Purple e Iron Maiden. In qualche review qualcuno ha tirato fuori anche il nome dei Faith No More e ovviamente ne sono lusingato.
04. Siete soddisfatti del vostro debutto "Yattafunk Sucks"?
Per quanto riguarda le composizioni, direi di si. La maggior parte delle recensioni sono state più che positive. E' merito in parte anche dell'ottimo lavoro dell'etichetta. Ho avuto a che fare con più etichette in questi anni e devo dire che la Ghost Label Record è una buonissima realtà nel mondo indipendente, al contrario di tante altre situazioni in cui mi sono trovato.
05. Cosa avreste voluto cambiare?
Probabilmente non ripeterei l'esperimento di registrare in maniera cosi cruda. Volevamo passare per una band teletrasportata negli anni '70, dovevamo quindi registrare senza melodyne, senza trigger, senza forzare troppo il mastering ma è risultata a volte un'arma a doppio taglio, gli old schoolers hanno apprezzato senza battere ciglio, i più giovani forse avrebbero preferito un sound completamente moderno.
06. Abbiamo letto nella vostra biografia di un cambio di line up!
Esatto. Dopo l'abbandono più o meno giustificato della precedente sezione ritmica, io e mio fratello Arnold Funkenegger abbiamo congelato per qualche mese il progetto cercando dei validi musicisti per ripartire alla grande. Abbiamo fatto alcune prove con alcuni ragazzi per scegliere definitivamente poi Funkardo Di Caprio (Cristian Marchese) al basso e il giovanissimo Funk Carrey (Jacopo Dell'Uomo) alla batteria.
07. Come sta andando con la nuova formazione?
Benissimo. Stiamo facendo studiare ai nuovi arrivati alcuni brani di "Yattafunk Sucks" per poterli riproporre dal vivo e vorremmo partire subito con la scrittura di qualche nuovo pezzo. Il bassista ha già parecchi riff da poter utilizzare e il batterista ha uno stile che si adatta perfettamente alla band. Come ho detto prima è giovanissimo ma ha una gran tecnica.
08. Siamo alla fine! Salutate i nostri lettori!
Grazie alla redazione per lo spazio dedicatoci e a tutti coloro che hanno letto questa intervista. Ci vediamo presto on stage, stiamo già lavorando con l'etichetta per qualche data.
01. Ciao Ganriele scropriamo qualcosa di più sulla band e sull'album di debutto:
Perchè Yattafunk?
Volevamo trovare un nome che facesse sorridere e abbracciasse qualcosa di divertente della nostra infanzia aggiungendo la parola funk. L'anime Yattaman, modificato, ha subito fatto breccia nei nostri cuori. E' un nome originale e facile da memorizzare che non ha nemmeno difficoltà ad essere trovato con una veloce ricerca sul web, cosa da non sottovalutare oggi vista l'enorme quantità di band che affollano la rete ormai.
02. Prima i testi e poi il sound? Oppure? Come nasce un brano?
Prima lo scheletro del brano magari partendo da una jam, preferisco sempre avere a disposizione le idee di tutti. Poi arriva il testo e di quello me ne occupo io. Fino ad ora questo metodo ha dato i suoi frutti, credo si continuerà in questa direzione.
03. A quali band si ispira il gruppo?
Ai grandi nomi del funk metal anni '90 come Infectious Grooves e Ignorance passando poi per i Red Hot Chili Peppers, gli Audioslave, i Primus ma anche Grand Funk Railroad, Deep Purple e Iron Maiden. In qualche review qualcuno ha tirato fuori anche il nome dei Faith No More e ovviamente ne sono lusingato.
04. Siete soddisfatti del vostro debutto "Yattafunk Sucks"?
Per quanto riguarda le composizioni, direi di si. La maggior parte delle recensioni sono state più che positive. E' merito in parte anche dell'ottimo lavoro dell'etichetta. Ho avuto a che fare con più etichette in questi anni e devo dire che la Ghost Label Record è una buonissima realtà nel mondo indipendente, al contrario di tante altre situazioni in cui mi sono trovato.
05. Cosa avreste voluto cambiare?
Probabilmente non ripeterei l'esperimento di registrare in maniera cosi cruda. Volevamo passare per una band teletrasportata negli anni '70, dovevamo quindi registrare senza melodyne, senza trigger, senza forzare troppo il mastering ma è risultata a volte un'arma a doppio taglio, gli old schoolers hanno apprezzato senza battere ciglio, i più giovani forse avrebbero preferito un sound completamente moderno.
06. Abbiamo letto nella vostra biografia di un cambio di line up!
Esatto. Dopo l'abbandono più o meno giustificato della precedente sezione ritmica, io e mio fratello Arnold Funkenegger abbiamo congelato per qualche mese il progetto cercando dei validi musicisti per ripartire alla grande. Abbiamo fatto alcune prove con alcuni ragazzi per scegliere definitivamente poi Funkardo Di Caprio (Cristian Marchese) al basso e il giovanissimo Funk Carrey (Jacopo Dell'Uomo) alla batteria.
07. Come sta andando con la nuova formazione?
Benissimo. Stiamo facendo studiare ai nuovi arrivati alcuni brani di "Yattafunk Sucks" per poterli riproporre dal vivo e vorremmo partire subito con la scrittura di qualche nuovo pezzo. Il bassista ha già parecchi riff da poter utilizzare e il batterista ha uno stile che si adatta perfettamente alla band. Come ho detto prima è giovanissimo ma ha una gran tecnica.
08. Siamo alla fine! Salutate i nostri lettori!
Grazie alla redazione per lo spazio dedicatoci e a tutti coloro che hanno letto questa intervista. Ci vediamo presto on stage, stiamo già lavorando con l'etichetta per qualche data.